Banda Musicale

ll concerto bandistico “Juppa Vitale” nasce nel terreno ferace della lirica ottocentesca, che aveva impregnato di sè non solo la cultura, ma anche il costume dell’epoca.L’Ottocento è il secolo di Puccini, Rossini, Mascagni, Mercadante e, soprattutto, di Verdi.
Con Verdi, o meglio con la sua opera, una qualche relazione dovette avere la cittadina dei Picentini, se non altro per la presenza, a metà secolo, del Maestro Vitale Juppa, nato ad Acerno il 17 ottobre 1810, da Antonio e Angela Cerrone, come risulta dall’atto di battesimo, conservato nei registri dell’archivio parrocchiale.
La presenza, comunque, in Acerno nella metà dell’ottocento, di questo insigne maestro può dare spiegazione del perchè in quella cittadina sia stata creata una “banda musicale da giro”, cosa, che, in verità, avvenne più o meno contestualmente in altre località, piccole e grandi d’Italia.
Ufficialmente, comunque noi dobbiamo riportare la data di nascita del complesso in questione al 9.11.1908, giorno in cui il Consiglio Comunale, accogliendo una richiesta dei cittadini, ne deliberò l’istituzione. Il 20.12.1940.
In periodo di guerra, il concerto bandistico fu sospeso con atto del Consiglio Comunale n. 335. Aveva termine, così, un’esperienza che non solo aveva concorso a fornire a molti giovani un titolo professionale spendibile anche al di là della cerchia dei molti acernesi, ma pose fine a un costume di vita, che, impegnando in un lavoro, anche intellettuale e spirituale, parte della gioventù, aveva concorso a rendere Acerno un’oasi di serenità, difficilmente rintracciabile altrove, anche per l’isolamento geografico in cui il paese si ritrovava.
Questa esperienza, tuttavia, non finì totalmente nel dimenticatoio. Un gruppo ristretto di bandisti sopravviveva ancora e, comunque nella popolazione il ricordo era vivissimo.
La comune aspirazione a una rinascita della banda fu, al termine degli anni cinquanta, raccolta e fatta propria da un giovane sacerdote, don Andrea Cerrone, che, con l’aiuto di un comitato, composto da Cuozzo Donato, Bove Carmine, Veglia Francesco, Giuseppe Di Vece, e con il supporto dei superstiti del precedente complesso (dei “bandisti” confluiti nella nuovo complesso è doverose ricordare i nomi: Raffaele Pepe, Apadula Giuseppe, Potolicchio Carmine e Angelo, Sansone Innocenzo, Pellicano Alfonso, Di Lascio Alfonso e Vece Antonio, quest'ultimo ricoprirà, anche in epoca successiva, il compito di capo-banda), diede vita a un nuovo complesso, provvedendo anche, senza l’aiuto del Comune, ad acquistare quasi tutti gli strumenti musicali, a fornire nuove divise, ad arredare una nuova sede, a corrispondere uno stipendio mensile al Maestro Federico De Simone di Pellezzano, il quale si fece carico altresì della ricostruzione della scuola di musica per la gioventù.

La "Banda" senza dubbio costituisce una delle attività più importanti dell'Associazione. Essa coinvolge giovani e non in una esperienza intergenerazionale ed in una tradizione vecchia di ben 150 anni per il nostro paese. E' la banda che ci sveglia la mattina della festa e ci dà il senso della festività. La scuola musicale di questa Associazione è frequentata da tantissimi bambini e ragazzi, il cui sogno è quello di poter suonare, un giorno, nella "banda", molto apprezzata da sempre nel nostro comprensorio e non solo.